Vinicio Villani, la triste notizia della sua morte è corsa rapida. Egli lascia molto alla matematica e alla cultura matematica e lascia un vivo ricordo di sè. Lo lascia nei suoi scritti e nella storia dell’insegnamento della matematica in Italia di cui è stato per alcuni decenni autorevolissimo riferimento per i docenti, i ricercatori, le istituzioni. Molte delle innovazioni metodologiche e di contenuto e molti degli atti ufficiali che le recepiscono portano anche l’impronta del suo contributo. Egli è presente nella commissione che redige i programmi della scuola del 1979 e poi in quella dei programmi della scuola elementare del 1985. Partecipa alle iniziative dell’ex C.E.D.E, padre dell’Invalsi, e ai lavori delle successive commissioni per gli indirizzi sperimentali e i piani di studi Brocca. Condivide con Giovanni Prodi la maggior parte delle esperienze dei lavori ministeriali. Con Prodi ha un affiatamento particolare. Il legame e la grande sintonia d’intenti tra i due è tale che Mauro Laeng, l’indimenticale Maestro della pedagogia scientifica, coordinatore della commissione per la scuola elementare, si rivolge a loro in modo affettuoso come a Castore e Polluce, gli eroici gemeli del mito greso. Vinicio Villani partecipò anche alla definizione della struttura della prova scritta agli esami di maturità inaugurata nel 2001 la cui articolazione ha avuto il merito, innegabile, di aver consentito una significativa innovazione nei contenuti e nelle formulazioni, di ampliare la stessa gamma delle richieste e di renderle più vicine alle aspettative di docenti e discenti. Ed è ancora vigente.
La Mathesis esprime il più sentito cordoglio per la scomparsa del prof. Vinicio Villani.