I risutati del Convegno di Catania del 30 gennaio 2019
Dalla Redazione New Sicilia:
Unitarietà del sapere, integrazione e osmosi fra le diverse discipline rappresentano al meglio l’idea di fondo del convegno dal tema “Matematica e quotidianità”, tenutosi mercoledì 30 gennaio 2019 all’I.I.S. “G.B. Vaccarini” di Catania.
Il convegno, valevole come attività formativa, è stato patrocinato dalla sezione di Catania della Mathesis, Società italiana di scienze matematiche e fisiche, fondata nel 1895 e si è rivolto non solo ai docenti di Matematica e d’Italiano delle scuole secondarie di I e II grado, ma anche ai docenti di Filosofia del triennio.
L’Istituto, diretto dalla Dirigente Scolastica Prof.ssa Salvina Gemmellaro, con questa iniziativa giunta alla settima edizione, mostra ancora una volta di essere un centro di ricerca e di formazione continua, in linea con i più innovativi snodi delle riflessioni metodologiche sull’efficacia e la significatività dell’insegnamento. In una società complessa e tecnologicamente avanzata, dominata dalla differenziazione e specializzazione dei saperi, è più che mai necessario che gli educatori canalizzino le loro energie per dar vita ad una ricomposizione di quella sistemicità dello scibile che si configura come l’unica chiave di lettura e di comprensione della realtà nella sua totalità.
Il convegno, i cui lavori sono stati aperti dalla stessa Dirigente dell’Istituto, che ha illustrato i punti focali del documento di lavoro ministeriale “L’autonomia scolastica per il successo formativo” ed in particolare la personalizzazione dei percorsi di insegnamento-apprendimento per una didattica inclusiva, ha visto tra i suoi relatori il Presidente nazionale e il Vicepresidente nazionale della Mathesis, rispettivamente l’Ispettore E. Ambrisi e la Prof.ssa E. Lorenzetti, il Prof. A. Ragusa, Presidente della sezione di Catania, il Professore G. Zappalà e l’Ispettore D. Bruno.
Che la matematica abbia una relazione con la quotidianità è stato ampiamente dimostrato dai vari esperti intervenuti, i quali hanno fornito delle proposte didattiche concrete in grado di sollecitare l’attenzione degli studenti, come nel caso del riferimento alla crittografia, al calcolo della percentuale, a quello probabilistico, al legame tra i numeri immaginari e l’elettromagnetismo, all’uso del numero di Nepero per mostrare, ad esempio, la diffusione dell’influenza. E poi ancora i legami tra arte e matematica possono essere rintracciati in una miriade di casi, fra i quali il Partenone o i quadri di Mondrian in riferimento alla sezione aurea. Efficace anche la relazione istituita tra matematica e storia sulla base del denominatore comune del valore accrescitivo e cumulativo. Persino il decollo semantico dei concetti, apparentemente di pertinenza delle discipline umanistiche, ha delle relazioni con il calcolo combinatorio che si qualifica come strumento non solo tecnico, ma anche filosofico, attraverso il quale generare un mondo di infinita complessità partendo da combinazioni di un numero limitato di elementi di base.
Una tavola rotonda che, attraverso il confronto fra molteplici punti di vista conoscitivi ed esperienziali, si è proposta di affrontare con coerenza il tema dell’interdisciplinarità per cercare di rispondere al meglio ai bisogni educativi e formativi degli alunni che, da una fase di percezione globale, passano mediante l’analisi e la sintesi, a situazioni nuove di conoscenza. Mostrare come l’inventiva e la fantasia, ovvero gli ingredienti principali che stanno alla base della creatività matematica, abbiano una relazione con le discipline umanistiche che stimolano l’immaginazione, è stato, dunque, l’obiettivo principale del convegno, incentrato sulla consapevolezza che allo sforzo dell’apprendimento l’individuo partecipa con un atto percettivo rivolto a tutta la realtà e non alle singole determinazioni in cui si frammenta.