Il tema di maturità scientifica 2019. La “simulazione” del 28 febbraio ne dirà argomenti “caldi” e composizione.
Si continua a chiamarla “simulazione” malgrado la riconosciuta “falsità” del termine. In effetti sarà una proposta esemplificativa, in quanto a composizione e argomenti “caldi”, della prova nazionale di giugno 2019. Una proposta che sarà fornita a partire dalle 8.30 del giorno 28; i docenti la potranno “scaricare” dal sito MIUR, pensarci e lavorarci su come meglio credono. Un tema che potranno proporre ai propri allievi, tutto o in parte, lo stesso giorno o progettare quando coivolgendoli, eventualmente, nella riflessione su ciò che è stato già svolto e quanto è ancora da svolgere.
Comunque, da quel che è stato dichiarato in via ufficiale e attraverso le FAQ ministeriali, pare quasi certo che rispetto alla composizione essa sarà corrispondente a quanto ipotizzato nel documento Mathesis e condiviso dalla maggior parte degli insegnanti: una presenza delle due discipline non uguale, ma proporzionale al numero di ore settimanali 13 e 22. Quindi 3 quesiti per la fisica e 5 per la matematica, mentre dei due problemi uno almeno dovrebbe contenere riferimenti sia alla matematica che alla fisica. E’ naturale poi che la ricerca di quesiti e problemi di natura interdisciplinare, costruiti cioè con un occhio rivolto all’integrazione delle due discipline costituisce un obiettivo cui tendere ma da realizzare gradualmente, a piccoli passi.
I seguenti esempi di temi sono stati costruiti nell’intento di offrire ulteriori spunti di confronto e di riflessione:
Esempio 3