Sezione Mathesis di Brescia. Ateneo di Brescia
Venerdì 6 marzo 2020, ore 17 Ateneo di Brescia
E’ opinione diffusa che l’attività artistica sia caratterizzata da un’alata ispirazione, rivolta a iperuranici valori estetici. Ben lontana quindi dalla ricerca scientifica, tenacemente abbarbicata ai “fatti” e aliena, per orizzonte mentale e atteggiamento metodologico, da quanto non si possa puntualmente verificare e misurare.
In questa prospettiva è tuttavia difficile spiegare perché i maggiori artisti, antichi e moderni, si siano assiduamente dedicati all’acquisizione di una non comune abilità tecnica e scientifica. E, per converso, perché molti scienziati siano stati anche grandi artisti.
E se dovesse invece emergere che lo studio scientifico, segnatamente nella Fisica, insegue proprio il “bello”, addirittura quale criterio di indagine e garanzia di verità? Che diremmo se scienza e arte avessero in comune scopi, metodi, e la capacità di dischiudere nuovi e impensabili punti di vista sul mondo e sull’uomo?