Katherine Johnson scelse di intraprendere la carriera scientifica con interesse, soprattutto nella ricerca matematica, un percorso che presentava molte porte chiuse per le donne afroamericane di quel periodo, e che le offre lavoro nel campo dell’insegnamento. Nel corso di una riunione di famiglia, un parente spiegò che il National Advisory Committee for Aeronautics (NACA), diventata in seguito NASA, era alla ricerca di nuovo personale. La NACA pertanto si era recentemente aperta all’assunzione di donne afroamericane per il loro dipartimento di Guida e Navigazione e venne offerto a Katherine un lavoro nel 1953 che accettò subito, diventando parte del team della NASA. Secondo una storia orale archiviata dal National Visionary Leadership Project, in un primo momento lavorò in un gruppo di tecnici donne che eseguivano calcoli matematici, noto come “computors”. Il loro principale compito era quello di leggere i dati dalle scatole nere degli aerei e svolgere diverse e precise operazioni. Poi, un giorno, Katherine e un altro collega vennero assegnati temporaneamente al team di ricerca di volo tutto al maschile. La conoscenza di Katherine della geometria analitica contribuì a farsi apprezzare, sia dai dirigenti, sia dai colleghi uomini, tanto che si “dimenticarono di farmi ritornare al vecchio team”, disse. Mentre le barriere razziali e di genere sono sempre esistite, la Johnson le ignorava. Era una donna assertiva, per cui chiese esplicitamente di essere inclusa nelle riunioni di redazione, laddove le donne non lo erano mai state, tanto meno quelle di colore. Ha semplicemente comunicato alla gente di aver fatto quel lavoro e che lei apparteneva a quel lavoro.
Dal 1953 e fino al 1958 Katherine svolse l’attività di “calcolatrice” nell’ambito del programma di ricerca per l’attenuazione degli effetti delle raffiche di vento sugli aeromobili. Inizialmente assegnata alla sezione West Area Computer, supervisionata dalla matematica Dorothy Vaughan, venne ricollocata alla Divisione Controllo di orientamento del Flight Research di Langley. Sia lei sia le altre donne afro-americane nel pool di calcolo vennero identificate come “calcolatrici di colore” (coloured computers) e soggette a discriminazione sul posto di lavoro, lavorando, pranzando e usando servizi igienici separati dai loro coetanei bianchi. La situazione continuò così fino a quando il pool di elaborazione dei dati, formato da afroamericani, venne sciolto nel 1958.Dal 1958 fino a quando si ritirò nel 1986, lavorò come ingegnere aerospaziale. Nel 1959 ha calcolato, sia la traiettoria per il primo volo spaziale con equipaggio, poi assegnato ad Alan Shepard, che la finestra di lancio per la sua missione Mercury del 1961.Tracciò i diagrammi di backup di navigazione per gli astronauti, da utilizzare in caso di guasto elettronico.Nel 1962, quando la NASA utilizzò per la prima volta i calcolatori elettronici per il calcolo del volo orbitale di John Glenn con la Mercury Friendship 7, le venne richiesto di verificare i calcoli dello stesso computer, poiché Glenn si rifiutava di volare, a meno che Katherine non li confermasse. La Johnson in seguito lavorò direttamente con computer digitali, e la sua capacità e la reputazione per la precisione contribuirono a dare fiducia alla nuova tecnologia; ha inoltre calcolato la traiettoria per la missione sulla Luna dell’Apollo 11 del 1969. Durante “l’allunaggio” Katherine era ad una riunione a Pocono Mountains, raccolta con pochi altri attorno a un piccolo schermo televisivo per guardare i primi passi degli astronauti sulla Luna, mentre nel 1970, lavorò alla missione Apollo 13. Una volta interrotta la missione, il lavoro della Johnson sulle procedure di backup e sui grafici aiutò l’equipaggio a tornare sano e salvo sulla Terra, quattro giorni più tardi. Infine lavorò al programma Space Shuttle, all’Earth Resources Satellite e ai piani per una missione su Marte.
[Il film “Il diritto di contare “ basato sul libro omonimo di Margot Lee Shetterly, racconta la storia vera della matematica, scienziata e fisica afroamericana Katherine Johnson]Fonte https://it.wikipedia.org/wiki/Katherine_Johnson
Foto https://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/6/62/Katherine_Johnson_at_NASA%2C_in_1966.jpg