In che cosa sbaglia l’INVALSI?

Su Avvenire del 25 maggio u.s. un appassionato intervento di Elena Ugolini – già sottosegretario al MIUR – sulla funzione svolta dall’Invalsi e un interrogativo decisamente interessante e utile per capire in che cosa l’INVALSI sbaglia. E. Ugolini scrive: “Nella prova dell’esame di Stato di terza media del 2011, al quesito:  «Prendi un righello, misura i  lati del triangolo e trova l’area» ha risposto in modo corretto solo il 30% degli studenti. Può essere un dato significativo per i docenti di matematica?”
Sulla questione posta si potranno riversare fiumi di parole, di esempi, di riflessioni, anche nell’ottica del problem solving e posing, e di dubbi. E un dubbio è questo: l’Invalsi era ben consapevole di quello che chiedeva? misurare, con il righello, i tre lati e con i numeri ottenuti calcolare l’area? Perchè non dire “utilizza il righello, misura quello che vuoi e dai una valutazione dell’area del triangolo?” Con quella scelta, l’Invalsi voleva forse indagare se alla scuola media i docenti trattano la formula di Erone? Se poniamo il problema, nella forma che la Ugolini attribuisce all’Invalsi, ai nostri amici, adulti, uomini e donne di cultura, quale potrebbe essere il risultato? Il 30% di risposte corrette?

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