Esami di Stato 2014: l’indagine nazionale sulla prova scritta di matematica.

Anche per il 2014 si realizzerà, attraverso il sito www.matmedia.it, con la collaborazione della Mathesis e il sostegno del Dipartimento di Ingegneria Industriale e dell’Informazione della Seconda Università di Napoli, l’indagine nazionale sulla prova scritta di matematica agli esami di Stato conclusivi dei licei scientifici. L’annuncia una circolare del MIUR di ieri 5 giugno.

Nata, per iniziativa della Struttura Tecnica Esami di Stato del MIUR quando fu varata, nel 2001, l’articolazione della traccia in problemi e quesiti,l’indagine è divenuta un’occasione attesa annualmente per una riflessione collettiva sulla matematica, sui suoi risultati e su quelli più significativi per la formazione dei giovani, sui metodi didattici, sugli strumenti di calcolo, sul problem posing e solving e, più in generale, sulla qualità dell’impegno scolastico, sulle realtà territoriali e la cultura della valutazione che vi domina. Un’occasione cioè atta a fornire un bilancio complessivo del sistema scuola, ciò che persegue e con quale efficacia, la preparazione degli insegnanti e il funzionamento delle scuole, il valore degli esami e a che servono. Un’occasione, peraltro, che ha il carattere della singolarità perchè è solo nell’ambito della matematica che essa si effettua quando invece dovrebbe esserci per tutte le discipline, almeno quelle caratterizzanti gli indirizzi di studio.

L’indagine 2014, poi, si pone in una dimensione particolare essendo l’ultimo anno degli esami di Stato celebrati nel rispetto dei programmi d’insegnamento ministeriali e della moltitudine degli indirizzi sperimentali. Dall’anno venturo molto dovrebbe essere semplificato se non altro con riferimento al numero degli indirizzi di studio e, di conseguenza, al numero delle tracce d’esame proposte. Una semplificazione certamente utile per la gestione degli esami ma che è percepita anche in modo diverso e preoccupato da parte dei docenti. Cosa accadrà il prossimo anno? E’ questa, infatti, la domanda con la quale gli insegnanti palesano la loro ansia per il futuro. Un’ansia che nell’ambito dei docenti di matematica è più avvertita perchè, grazie al lavoro fatto in questi anni, grazie all’indagine Matmedia, alla pubblicizzazione dei risultati, alla proposta di adozione di criteri comuni per la valutazione della prova, si è stabilito un clima sereno permeato di riferimenti chiari e sicuri.

Oggi gli insegnanti non si preoccupano della prova del 2014, ma si chiedono piuttosto: come sarà l’anno prossimo? Avremo il tempo per comprendere e capire cosa fare? Cosa modificare? A cosa tendere nella progettazione didattica? L’indagine Matmedia vuole servire soprattutto a questo: contribuire a costruire il futuro su solide basi, fare in modo che i cambiamenti siano graduali, non improvvisati, pensati e maturati, nelle menti e nelle coscienze.

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