Un altro pezzo della storia dell’insegnamento matematico nelle scuole dell’Italia unita.

Le 192 pagine del fascicolo del 1889 sono disponibili  nell’Archivio Storico del Periodico. Sono un prolungamento delle due annate precedenti: tramettono l’ansia di una partecipazione che vuole essere attenta e collettiva alla costruzione sia di un sistema scolastico che è nuovo sia d’una esperienza d’insegnamento che non ha precedenti. Gli articoli, le proposte di esercizi, le recensioni dei testi scolastici che si vanno pubblicando ne sono un segnale. A proposito, ad esempio, di un’edizione del libro V degli elementi di Euclide: « Ove si consideri che le recenti modificazioni ai programmi delle scuole classiche (24 ottobre 1888) assegnando al Ginnasio i primi diue libri d’Euclide, trasportano il libro quinto dalla seconda alla prima classe liceale…». E se Euclide è all’epoca il riferimento principale per l’organizzazione degli studi non viene meno l’interesse per le opinioni provenienti dagli altri Paesi, in particolare dall’Inghilterra dove è sorta da qualche anno l’A.I.G.T. (Association for the Improvement of Geometrical Teaching). L’AIGT è  «contro l’uso esclusivo nelle scuole degli Elementi di Euclide», ovvero contro l’ostinazione «a esigere non solo che le proposizioni ….si studiassero nell’ordine adottato da Euclide, ma anche che si dimostrassero in modo identico».  Al lettore non mancherà quindi di leggere anche un pezzo di un’allocuzione del grande James Joseph Sylvester (1814- 1897) : « Io mi rallegrerei….di vedere Euclide sepolto onorevolmente negli scaffali a una profondità maggiore di quella a cui può arrivare qualunque scandaglio, fuori dalla portata di qualunque scolaro….il primo studio di Euclide mi fece odiare la Geometria, ciò spero varrà a scusarmi se il modo con cui ho parlato di esso come libro di testo ha urtato le opinioni di alcuni fra i presenti ( e so che ve ne sono alcuni che collocano Euclide come secondo in santità solo rispetto alla Bibbia….»

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