Promossi e bocciati della scuola italiana

Il maggior numero di promossi con debito è ancora in Matematica.

La Direzione Generale per i sistemi informativi e la statistica del MIUR ha reso noti gli “Esiti degli scrutini del secondo ciclo di istruzione” relativamente allo scorso anno scolastico 2016- 17. I dati forniti dalle scuole sono stati elaborati  da Daniela Di Ascenzo e Anna Rispoli e riguardano i risultati degli scrutini finali delle classi del primo e secondo biennio.  In definitiva, il profitto educativo e formativo  realizzato dagli studenti nella valutazione dei rispettivi consigli di classe: quanti i promossi, quanti i non ammessi, quante le “sospensioni di giudizio”, quanti i più bravi, quanti coloro che non raggiungono la sufficienza stabilita nella progettazione didattica. Il rapporto presenta i risultati distinti per percorso di studio, aree territoriali,  sesso, discipline (italiano, matematica, lingua straniera), fasce di voti e voto di comportamento. La matematica, si dice nel rapporto, «si conferma come la disciplina più difficile […], le insufficienze riscontrate in matematica risultano più elevate in percentuale (16,2%) rispetto a quelle in italiano(7%) e nelle lingue straniere (11%), La percentuale di insufficienze si differenzia anche in relazione al tipo di percorso: le carenze in matematica sono rilevanti soprattutto nei tecnici e nei professionali, in particolare per gli studenti dei percorsi tecnici la percentuale di insufficienze al primo anno è pari al 25,1%. […] a livello territoriale, per tutte le aree geografiche, il primo anno di corso mostra il più alto numero di insufficienze in matematica; il Nord Ovest in particolare è l’area con maggiori insufficienze in tale materia (22,9%), che tuttavia diminuiscono in modo significativo negli anni successivi fino ad arrivare al 13,8% nel quarto anno di corso».

Un rapporto serio e attento che potrebbe bene essere integrato con i dati provenienti dalle rilevazioni INVALSI se queste rispettassero di più i principi e le funzioni che ne giustificano l’esistenza e fossero meno viziate dai virtuosismi statistici strumentali agli interessi della gestione tecnica. In ogni caso un Focus (vedi) importante da tenere in conto e un Ufficio Statistica e Studi del MIUR da valorizzare e potenziare anche ai fini delle rilevazioni sugli esami di Stato e della prova scritta di Matematica che per anni è stata oggetto dell’indagine  nazionale Matmedia e della quale si avverte la mancanza.

 

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