A Rovigo la Scuola estiva nazionale su Statistica e Probabilità

Nella cornice della sala stucchi di Palazzo Cezza, ospiti della Fondazione Cariparo, insegnanti provenienti per la maggior parte da altre città italiane, non solo rodigini quindi, parteciperanno alla Scuola estiva a carattere laboratoriale sul tema “Statistica in classe, strumenti di lettura e analisi della realtà e della scienza”.

Oltre 50 insegnanti della scuola dell’obbligo dal 15 al 17 luglio parteciperanno all’iniziativa formativa, promossa dalla Mathesis nazionale in collaborazione con il Dipartimento di Scienze Statistiche dell’Università degli Studi di Padova, il Dipartimento di Economia dell’Università Ca’ Foscari di Venezia, i ricercatori dell’Istituto Nazionale di Statistica (ISTAT) e la Fondazione per lo Sviluppo del Polesine, affrontando in lezioni dialogate e laboratori tematiche di ambito statistico-matematico trasferibili poi in aula.

La Scuola, progettata e realizzata da due rodigine Susi Osti (ricercatrice ISTAT) e Elisabetta Lorenzetti (Presidente Mathesis), promuove percorsi didattici innovativi per l’insegnamento della statistica, su rigorose basi metodologiche e contenutistiche e per far loro raggiungere i traguardi di competenza nell’ambito statistico-matematico previsti dalle Indicazioni nazionali.

La statistica, di immediata evidenza formativa sul piano culturale e sociale, educa alla evidenza probatoria e a rifuggire dal qualunquismo argomentativo. Infine si presenta ormai come disciplina che interessa tutte le fasce della scuola dell’obbligo trasversale a tutti gli insegnamenti e strumento indispensabile di ogni cittadino consapevole.

I docenti partecipanti acquisteranno maggiore autonomia nella ricerca e utilizzo della statistica ufficiale, arricchendo le proprie lezioni con dati, insegnando agli studenti il valore del dato statistico e del suo uso nella vita quotidiana. La statistica ufficiale entra dunque in classe e diventa strumento indispensabile per interpretare la realtà e la scienza. I corsisti, alla fine, non solo avranno potuto apprezzare la nostra ospitalità, ma sapranno essere nei loro luoghi di vita e lavoro i migliori testimoni di una città colta.

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