Mario Fiorentini socio onorario della Mathesis

La cerimonia si è svolta il giorno 4 dicembre 2018 presso l’I.T.T. “Colombo”, sede della sezione romana della Mathesis

Mario Fiorentini,  in occasione dei suoi cento anni, è tornato a far parte dei soci della Mathesis. La presidente della sezione romana della Mathesis, la Preside Ester Rizzi, ha consegnato a Fiorentini la pergamena di socio onorario delineando brevemente la sua figura di partigiano, matematico e divulgatore scientifico.

Dopo il saluto e le congratulazioni del Dirigente Tecnico Antonio Scinicariello, l’esuberanza di Fiorentini ha subito riempito la scena con i suoi ricordi, sempre lucidissimi, la sua <<autoreferenzialità>>, come egli stesso confessa, l’entusiasmo nel parlare della sua recente pubblicazione, il libro “Zero, uno, infinito “scritto con la collaborazione di Ennio Peres.

L’intervento del prof. Franco Ghione, del dipartimento di Matematica dell’Università Tor Vergata, per il quale Fiorentini è stato un punto di riferimento dal punto di vista professionale e umano, è l’occasione per ricordare il gruppo di ricerca da lui coordinato, negli anni ’70, presso il Dipartimento di Matematica dell’università di Ferrara, divenuto punto di attrazione di studiosi e sperimentatori nell’ambito della Geometria algebrica e dell’Algebra commutativa.

L’ing. Antonio Salmeri direttore di “Euclide”, Giornale di Matematica per i giovani, che ha dedicato a Mario Fiorentini un numero speciale della rivista (N.47S) ha messo in evidenza la ricchezza e la spontaneità dei contributi di tante persone, tra i quali lo stesso Ghione, che hanno voluto testimoniare il loro affetto e la loro stima.

La prof.ssa Lanza e il prof. Savarino, hanno invece ricordato gli anni in cui  Fiorentini è stato iscritto alla Mathesis romana , la sua partecipazione alle attività della sezione, la sua disponibilità a incontrare i giovani, in particolare, la sua collaborazione con i docenti di Storia del liceo “Cavour” nel ricordare la figura di Gioacchino Gesmundo. Una cerimonia semplice ma ricca di emozioni per tutti coloro che avevano avuto modo di conoscere Mario Fiorentini e per coloro che lo incontravano per la prima volta.

 

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